La dieta si fa contenendo le quantità non la qualità

30 maggio 2013

Riso Patate e Cozze senza Tiella

Mesi ideali per questo piatto: Giugno - Luglio - Agosto - Settembre

Diciamo meglio: Riso Patate e Cozze con la Fantasia e senza Tiella.
Ne abbiamo fatto un Finger Food molto versatile.
Evidentemente questa è una rielaborazione della celeberrima Tiella di Riso Patate e Cozze, che ultimamente stanno massacrando a tutto spiano, in particolare in occasione di un Challenge indetto da qualcuno che preferisco non nominare, non vorrei fare anche pubblicità, dico solo che con Tele Monte Carlo non centra.


Ovviamente facciamo anche abitualmente la ricetta classica e tradizionale, la trovate cliccando qui e questa ne è l'ultima foto



Devo però dire che quest'ultima tradizionale, deve qualcosa alla rivisitazione che illustriamo oggi.

Ingredienti per venti Cozze:
venti Cozze Nere di Taranto di media grandezza - un etto di Riso Arborio Superfino 
mezza Cipolla Bianca Fresca - uno Spicchio d'Aglio Rosso Fresco
almeno dieci generosi cucchiai di Olio Extra Vergine d'Oliva Pugliese
due cucchiai di Mollica di Pane Pugliese grattugiata 
due rametti di Prezzemolo fresco - due o tre Patate medie fresche - due o tre Pomodori Maturi 
quanto basta di Canestrato Pecorino grattugiato, Sale fino e Pepe Nero appena macinato 
due o tre grossi pugni di Sale Grosso - una bustina di colorante per alimenti

La prima operazione da compiere è l'apertura delle Cozze, naturalmente a crudo, trovate qui le istruzioni. Va tolto completamente il frutto, pulita perfettamente una delle due valve e recuperata l'acqua.
Affettiamo le Patate, dovremo ottenere almeno venti sfoglie sottili e dell'ampiezza che ognuna copra una cozza. Le mettiamo in acqua perché non anneriscano.
Passiamo alla preparazione di una salsa con metà dell'acqua delle Cozze, due terzi dell'olio, l'Aglio grattugiato, la Cipolla tritata finemente, i Pomodori ridotti in concassé minuta e scolata, parte del Prezzemolo tritatissimo, un pizzichino di Sale fino ed abbondante Pepe Nero appena macinato fino, lasciamola a riposare ed insaporirsi. Ne prendiamo qualche cucchiaio e condiamo le Cozze già pulite. 
Prepariamo ora un Riso Pilaf. Dobbiamo avere avuto l'accortezza di mettere da parte un po' d'Aglio grattugiato e Cipolla tritata, che metteremo a soffriggere con Olio Evo in un tegame o terrina adatti al forno e con possibilità d'essere ben coperta, appena imbiondita versiamo il Riso, lo tostiamo ed aggiungiamo la salsa, mettendone da parte qualche cucchiaio, ed immediatamente la restante acqua delle cozze e acqua di rubinetto per un totale complessivo di 200 cc, in effetti il doppio in peso del riso, portata ad ebollizione. Rimestiamo, vi adagiamo le venti sfoglie di patata, copriamo ed inforniamo a 190°C circa per non più di un quarto d'ora, il tempo necessario ad una giusta cottura delle patate ma che lascerà il riso molto al dente. Il riso pilaf richiederebbe generalmente venti minuti ma, nel nostro caso, questo riso subirà ancora un'altra infornata. Uscito dal forno lo spolvereremo e amalgameremo con il Pecorino.
Nel frattempo coloriamo opportunamente il sale, dovrà dare l'impressione d'essere il mare, speriamo d'esservi riusciti, assolverà anche alla funzione di tenere nella giusta posizione le cozze assemblate, lasciandovele affondare un pochino, prima d'infornarle, si conserverà così un pochino di liquido nel mezzo guscio.
Aiutandoci con due cucchiai facciamo delle polpette di riso al cui interno mettiamo una cozza cruda, già questo calore sarà sufficiente a dargli una iniziale cottura. 
Sistemiamo a copertura di ogni cozza una fetta di patata, la condiremo con un un pochino di salsa, messo da parte, spolvereremo con la mollica di pane mischiata con il pecorino grattugiato.
Inforniamo per non più di sette o otto minuti e possiamo anche servire aspettando che si intiepidiscano prima di consumarle, visto che di ognuna si dovrà fare un boccone.


   



4 commenti:

  1. ciao Mimmo
    be' che dire? sperando di non suscitare ancora diatribe io voto 10 a questa versione!!...nonostante preferisca sempre quella cult ^_*
    baci

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  2. Anch'io, preferisco la cult, per quanto, proprio con la realizzazione del finger food, c'è venuta qualche idea su come migliorarla. La proveremo venerdì e se risponderà alle nostre aspettative, subito riporteremo quanto applicato. Ciao

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  3. La finezza del sale azzurro non l'avevo apprezzata nell'altra foto.. Bellissimo esempio di rivisitazione della tradizione!

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  4. Mimmo ti lascio qui la ricetta delle friselle di Anna: http://cedimezzoilmare.blogspot.it/2010/07/friselle-sinonimo-destate.html
    tieni presente che per una lievitazione lunga ci vuole per forza la manitoba, altrimenti collassa, tu puoi diminuire la manitoba e aggiungere quella d'orzo, però devi avere licoli, io le ho fatte e sono uno spettacolo...

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