La dieta si fa contenendo le quantità non la qualità

20 maggio 2009

Sarde in Saor

Oggi siamo andati al mercato non sapendo cosa cucinare, abbiamo deciso quando siamo stati al cospetto di cotanta bellezza e convenienza. Dato il prezzo non ce la siamo sentita di prenderne meno di un chilo, erano solo a 2,00 € al chilogrammo. Siamo solo due, che ne facciamo di tutto questo pesce? Deciso: una metà la faremo in saor, un quarto sulla brace e l'altro al forno.
Il saor è un modo di conservare il pesce sarà migliore tra due o tre giorni, alla brace lo mangeremo immediatamente e al forno, se dovesse rimanere, andrà bene anche domani.
La preparazione in saor è veneta con pesce fritto, anche da noi esistono sistemi simili di consevazione. La scapece, adatta al pesce piccolo; frittolo lo si mette in tini a strati coperti di pangrattato aromatizzato con zafferano e aceto. Più semplicemente il pesce fritto lo si consevava per qualche giorno irrorandolo di aceto e sale. Tutti questi metodi erano attuati per conservare il pesce quando si facevano delle pescate abbondanti, non essendo sicuri che nei giorni successivi si avrebbe avuto la stessa fortuna.



Ingredienti:
  • Sarde o altro pesce da frittura . . . . . 1 kg
  • Cipolle bianche . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1/2 kg
  • Olio di Extra vergine di Olive . . . . . 1/2 lt
  • Farina per friggere . . . . . . . . . . . . . . 300 gr
  • Vino bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1/2 bicchiere
  • Aceto di vino bianco . . . . . . . . . . . . . . 1 bicchiere
  • Uvetta sultanina . . . . . . . . . . . . . . . . 50 gr
  • Coriandolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . una manciata
  • Pepe in grani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . una manciata
  • Chiodi di garofano . . . . . . . . . . . . . . . . 5 o 6
  • Alloro in foglie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 o 4 foglie


Mettere ad ammollare l'uvetta nel vino bianco. Tagliare in maniera molto sottile la cipolla e tenerla a bagno un'oretta o più, questa è una ricetta nella quale la cipolla dovrebbe risultare il più dolce possibile. Intanto eviscerare il pesce, privarlo delle teste, squamarlo, lavarlo ben bene e metterlo a scolare, infarinatolo, friggerlo in abbondante olio extra vergine di olive. La ricetta originale, del tempo che si digeriva tutto e non si buttava niente, prevede di filtrare quest'olio ed usarlo per il proseguo della ricetta, se volete ottenere un risultato più leggero, procedere come segue. Asciugare ben bene i pesci dall'olio di frittura e usare olio nuovo per mettere a soffriggere la cipolla condita con pepe in grani, coriandolo, chiodi di garofano e foglie di alloro. Far appassire dolcemente, a metà cottura aggiungere l'aceto secondo la sua forza ed il vostro gusto e alla fine l'uvetta. Porre il pesce e la salsa a strati, ripetere fino all'esaurimento del tutto, terminando con la salsa; conservare nelle parte bassa del frigo per gustarlo almeno dopo due o tre giorni.


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